Baby (Tutto ciò che vuoi)” è un brano de Il Cairo contenuto nell’EP d’esordio “Scirocco“. L’artista milanese (tra poco in concerto in Puglia, scopri data e località) descrive il suo singolo attraverso un comunicato stampa di Purr Press: “È arrivato un momento del nostro amore in cui tutto ciò che provavo a darti non bastava. C’è qualcosa di profondo tra di noi baby, ci conosciamo alla perfezione ma questa città non fa più per noi. Forse se scappassimo altrove tutto cambierebbe. Forse invece, è solo un’illusione. Vengono dalla notte questi sintetizzatori profondi diecimila baci, questa chitarra riverberata è un’insegna luminosa che trema nella notte”.

Il Cairo: ascolta anche l’EP “Scirocco”

Il singolo è contenuto nell’EP “Scirocco“, che Il Cairo illustra come “una mediterranea attitudine. Sono nato e vivo a Milano ma da quando respiro ho una calamita dentro al cuore che mi attrae al mare ogni giorno dell’anno. Mi fa tendere alle coste del Mediterraneo, ai porti, agli scogli, al pesce azzurro. Sono fatto di vento caldo e di sabbia, sono un po’ una palma che vive nel cemento. […] Scirocco è un lavoro contaminato, è pop sporcato da ritmiche afrocubane, da chitarre distorte e da sintetizzatori spaziali. L’atmosfera marittima si mischia in continuazione con quella della città, dalla pizzeria-kebab di una via periferica si può volare in riva al mare in un attimo, sopra un autobus puoi sentirti in Colombia se solo togli le cuffiette. Scirocco è la città, il mare, i padri e le madri che si possono avere in una vita, gli amori finiti male, gli amori passionali e i momenti in cui non si riesce a parlare. Lascia che il vento di Scirocco ti accarezzi la pelle, solitamente soffia per tre giorni. Il mio Scirocco invece, soffia solo per venti minuti. Ma basta rischiacciare play”.

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Il Cairo racconta gli altri brani di “Scirocco”

Come si legge dal comunicato stampa giunto in redazione, Il Cairo presenta così gli altri brani dell’EP:

  • Posto di blocco
    • “Mi ricordo quando stavamo bene veramente e andavamo in giro per i quartieri riqualificati della città, la Moretti a un euro e venti e gli occhi color nocciola trovati negli alimentari indiani. Ora invece, alzi le barriere davanti alla mia faccia. Ma tutto questo passerà, mi libererò da queste regole stringenti. Voglio ballare il funky con la cassa dritta, voglio sentire dei bonghi nella mia testa.”
  • 90 Circolare Destra
    • “Stasera esco, vado a fare un giro nel mondo. Tu sei mia sorella, tu sei mio fratello. C’è una tromba che canta jazz, una chitarra che parla funk, una batteria che suona afrobeat accanto a una conga che suona salsa. Non ci si perde niente a sporcarsi un po’, mi sento più bello se contaminato.”
  • Padre d’Oltremare
    • “Sulle coste di un altro mare c’è un uomo che mi vuole bene. È un amico, è un padre, è qualcuno che mi ha dato il suo sangue ma che forse non conosco bene. Quando sono pochi i ricordi, sono più profondi che se fossero molti. Queste note salgono dall’acqua fredda del Mar Baltico e dalle cucine di pesce sul porto. C’è una chitarra distorta sul ponte che sta per partire per il largo.”
  • San Siro
    • “Sotto al sole sono immortale e la salsedine mi protegge. Il tuo corpo bagnato si sta asciugando sulla sabbia e ti sei appoggiata al suono delle cicale. Anche se demoliranno lo stadio freghiamocene di quello che abbiamo lasciato nella città. Balliamo tutta la notte, agitiamoci e corriamo dietro questo ritmo che spinge a fondo, dietro al basso martellante, dietro alla cuica brasiliana. Se ci pensi questo amore è il carnevale di Rio.”

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Chi è Il Cairo?

Il Cairo è un artista di Milano nato nel 1997 e ha esordito nel panorama musicale con i singoli “San Siro” e “Posto di Blocco”, contenuti nel suo primo EP, attraverso il quale si concentra su sonorità afrocubane, afrobrasiliane e mediterranee.

Foto di Andrea Vecchio