Ha vinto Sanremo 2019 nello scorso febbraio e per un no nulla stava per regalare il bis ai suoi fans. Mahmood con “Soldi” (tratto dall’album “Gioventù bruciata“) si è infatti classificato secondo alla 64° edizione dell’Eurovision Song Contest. All’annuale concorso canoro – quest’anno tenutosi a Tel Aviv, in Israele – l’italo-egiziano ha dovuto rendere ossequio al solo cantautore olandese Duncan Laurence con la sua “Arcade”.
L’ascesa del cantante milanese e il (quasi) bis a Tel Aviv
Nei mesi passati si è molto parlato di Mahmood, la sua canzone “Soldi” ha sollevato diversi dibattiti, anche pubblici, e ad oggi continua ad essere sulla bocca di tutti; l’artista, a soli 26 anni, dopo aver inaspettatamente sbancato al teatro dell’Ariston, ha regalato nuove emozione per una quasi clamorosa replica. Vince (secondo posizionamento) e convince il giovane cantante milanese che in veste di rappresentante dell’Italia all’Eurovision si esibisce nell’atto finale della kermesse il 18 maggio con il suo noto brano musicale mantenendo – diversamente dai più in gara – la versione in lingua originale; un plauso particolare ha voluto rivolgerlo una voce di spessore internazionale come Laura Pausini che ha sottolineato come la scelta di Mahmood fosse tanto riconoscente quanto coraggiosa.
Si è dovuto modificare leggermente il testo, in modo da rispettare la durata massima di esibizione come da regolamento della manifestazione ma questo non ha sottratto divertimento e voglia di danzare. “Soldi” è riuscita a far ballare tutti i presenti a Tel Aviv con il famoso e travolgente doppio battito di mani in una performance di alto livello. Presentatosi in camicia rossa e stravaganti inserti dorati, Mahmood si è esibito con tre ballerini, Gianluca Lanzilotta, Giacomo Cacciapaglia e Gianmarco Capogna: alle loro spalle i visual hanno mostrato il protagonista bambino del suo video e un gioco ad effetto con la testa del cantante che andava in frantumi.
Una grande esibizione che ha regalato la medaglia d’argento a soli 27 punti da Duncan Laurence. Nel dettaglio, il cantante italo-egiziano ha ottenuto tra giuria e televoto una valutazione di 465 punti, conto i 492 di “Arcade”; il podio è stato completato dalla Russia con “Scream” di Sergey Lazarev (369). Un secondo posto condito dall’assegnazione del premio per miglior composizione in gara: Mahmood è il primo italiano a vincerlo.
Un bis sfiorato ma certo è il successo che sta riscuotendo questo brano, poiché uno tra i più trasmessi nelle radio nazionali e non; sarà sicuramente tra i più ascoltati anche in estate a riprova della potente musicalità e di un ritmo scandito del quale difficile se ne può fare a meno.
La storia italiana nell’Eurovision Song Contest
Storicamente, l’Italia fu una delle fondatrici dell’Eurovision Song Contest lanciato a Lugano nel lontano 1956. Al festival musicale internazionale hanno partecipato molteplici artisti italiani durante il corso degli anni ma solo due sono riusciti a vincerlo: Gigliola Cinquetti con “Non ho l’età (per amarti)” – ed. 1964, Copenaghen – e Toto Cutugno con “Insieme: 1992” – ed. 1990, Zagabria.
Dopo l’interruzione voluta dalla Rai nel 1997, l’EUR (Unione Europea di Radiodiffusione) il 2 dicembre 2010 ha annunciato il ritorno dell’Italia all’Eurovisione Song Contest 2011 dopo 14 anni dall’ultima partecipazione. Da quell’edizione l’Italia è andata sul podio in tre occasioni: come seconda proprio nel medesimo anno con Raphael Gualazzi (“Follia d’amore”) e come terza, nel 2015, con “Grande Amore” di Il Volo. Nell’edizione corrente, Mahmood ha eguaglia il risultato ottenuto nel non lontanissimo 2011 ma “Soldi” è destinata a grandi numeri (non che i risultati raggiunti fin qui siano da poco); su Spotify, Youtube ed Apple Music, parametri di un successo che non sembra destinato a tramontare.