È uscito il nuovo singolo di Sire, F@ck. Il giovane pugliese, trapiantato a Torino, le cui arti abbiamo imparato a conoscere in passato, torna nel nostro blog per raccontarvi i dettagli della sua nuova opera.

Bentornato Sire. Cosa racconti attraverso F@ck?

“Scrivo sempre di cose che mi capitano e stavolta, ahimè, mi è toccato scrivere di una storia finita male. In F@ck credo di averci buttato dentro tutto il dolore che provi quando scopri che la persona con cui hai condiviso gli ultimi anni della tua vita, in realtà, è ben diversa da quello che ha dimostrato. Non serve però star lì a rimuginare sul passato, piuttosto vai avanti e ti butti tutto alle spalle come se non fosse mai successo niente. Questo volevo raccontare in F@ck“.

La nostra ultima chiacchierata risale all’ottobre scorso. Da quel giorno, quant’è cambiata la dimensione artistica di Sire?

“Sto lavorando a un disco. Ora scrivo con più consapevolezza. Prima mettevo mano alla penna o alla tastiera e mi lasciavo trasportare da quello che vivevo. I testi si scrivevano da soli. Ora faccio molta più fatica, ricerco con più cura le note e le parole da usare, ma sento di essere cresciuto. Voglio dire alcune cose e vado dritto al punto”.

In questo periodo estivo, ti stai dedicando a qualche nuovo progetto o alla realizzazione di nuovi brani?

“Come ho già detto sto lavorando a un disco. Usciranno ancora dei video prima di renderlo pubblico verso la fine dell’anno”.

Secondo te, negli ultimi anni, com’è cambiata la scena rap italiana? La trap ha alzato un po’ l’asticella del gioco?

“Mi piace molto la trap e mi piacciono gli esponenti che l’hanno resa ‘popolare’ in Italia. Finalmente il rap o la trap fanno parte del panorama musicale italiano. Ci serviva un po’ d’aria fresca”.

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C’è chi dice che il rap sia un’arte per sfogare la propria frustrazione sociale. Tu che ne pensi?

“Sì, è nato per quello. Personalmente scrivo per raccontare qualcosa. Alle volte mi capita di incontrare delle persone e, in un modo o nell’altro, la vita ci allontana. Scrivo perché alle volte coi testi riesco a dire davvero quello che penso senza filtri e senza maschere, spero che una canzone arrivi più facilmente alle orecchie di quelle persone”.

Nel prossimo periodo sono previsti tuoi concerti?

“Non ho date previste a dir la verità, voglio concentrarmi sul disco e voglio che sia il meglio che posso fare. Di sicuro mi capiterà qualcosa nei prossimi mesi, ma è presto a dirsi. Potete però restare aggiornati sui miei social, mi trovate come “Sire OfficiArt” su Instagram, Facebook e YouTube“.