L’abbandono scolastico è un fenomeno ancora troppo diffuso in Italia, sebbene nel corso degli ultimi anni ci sia stato un piccolo miglioramento. È quanto emerge da uno studio di Openpolis, che fotografa la situazione del Bel Paese in relazione alla media europea: una fotografia che, dati alla mano, premia le regioni italiane, ma ancora non è sufficiente per poter dire che ci saranno effetti positivi nel lungo periodo. Cerchiamo di capire cosa dicono le statistiche, e come si stanno comportando Puglia e Basilicata, le regioni di cui ci occupiamo nel nostro blog.

Che cos’è l’abbandono scolastico e come si misura?

Prima di studiare i dati, breve spiegazione. L’abbandono scolastico è un fenomeno sociale che indica tutti i giovani che non vanno oltre la licenza media: cioè, per un motivo o per un altro, non proseguono gli studi oppure non ottengono qualifiche professionali. In linea generale chi abbandona la scuola è spesso una ragazza o un ragazzo che proviene da un contesto familiare e sociale molto complesso, soprattutto in termini economici. Si tratta di un trend molto difficile da misurare, in quanto bisognerebbe raccogliere la casistica di ogni studente per non avere l’incertezza dell’errore. L’unica soluzione per poter consegnare statistiche esaustive è conoscere la percentuale di giovani tra i 18 e i 24 anni che hanno solo la licenza media o una qualifica professionale regionale di primo livello.

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italia abbandono scolastico

Quali sono i dati sull’abbandono scolastico in Italia?

Secondo quanto spiegato da Openpolis, l’obiettivo dell’Unione Europea per arginare l’abbandono scolastico era una riduzione del 10% entro il 2020, mentre per l’Italia la richiesta era fissata al 16%. Nel 2020 il Bel Paese ha toccato quota 13,1%, un buon risultato ma che non cambia una situazione drammatica, poiché siamo ancora tra i primi paesi europei con alto tasso di abbandono scolastico, dietro solo a Malta (16,7%), Spagna (16%) e Romania (15,6%).

Cosa possiamo affermare invece a livello regionale? I dati Istat aggiornati al 1° settembre 2021 fotografano la cartolina di un Paese che nel 2020 è sicuramente migliorato, ma che purtroppo è ancora preda di questo fenomeno. E, come in tanti altri casi, il divario tra Nord e Sud si fa vivo, con molte regioni del Mezzogiorno che guidano la parte alta della classifica, cioè di chi ha un’alta percentuale di abbandono scolastico: Sicilia (19,4%), Campania (17,3%), Calabria (16,6%) e Puglia (15,6%). Molto più in bassa invece la Basilicata (10,1%). Nonostante questi dati siano allarmanti, vale la pena sottolineare che il Mezzogiorno è migliorato rispetto al 2019, quando i numeri erano più alti: Sicilia (22,4%), Calabria (19%) e Puglia (17,9%). Tra le quattro compagini citate, solo la Campania è rimasta stabile.

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