Da un mese è disponibile all’ascolto “Facciamo Na Na Na“, il nuovo singolo di Epicoco con il quale racconta gli inizi concitati di una storia d’amore. Con questo brano, l’artista di Ceglie Messapica (in provincia di Brindisi, in Puglia) ha provato a trattare con ironia il tema dell’amore, e noi ne siamo rimasti così incuriositi che abbiamo deciso di contattare il cantane per saperne di più.
Benvenuto Epicoco. Ci racconti la genesi del tuo percorso artistico?
“Ho cominciato a suonare il pianoforte da piccolissimo a 3 anni e mezzo. Associavo le note ai colori perché non sapevo ancora leggere. Verso i dodici anni ho iniziato a scrivere le mie prime canzoni ed è diventata una vera dipendenza. Avevo bisogno di raccontare quello che vivevo, quello che mi colpiva, infatti da lì fino ad oggi non mi sono più fermato.”
Tu e noi di Radio Punto Musica condividiamo un legame: la Puglia. Quanto c’è di questa regione nella tua produzione artistica?
“È una continua fonte d’ispirazione, con la sua natura, il suo mare, le sue piazze storiche, i suoi vicoletti particolari. Sono nato e cresciuto qui, devo tanto a questa terra, la mia terra.”
“Facciamo Na Na Na” è un brano molto ironico. Ma ci vuoi dire veramente cos’è questo “Na na na”? Come mai ha deciso di scrivere questo brano?
“Questo ‘Na Na Na’ non è solo quel che sembra è qualcosa di più profondo. Dietro all’ironia si nasconde quel fuoco che non deve mai spegnersi con la gente che amiamo. Spesso il tempo e le abitudini cancellano la passione, invece bisogna lasciarsi andare senza alcun timore e non bisogna mai dare nulla per scontato, solo così un rapporto rimane vivo. ‘Facciamo Na Na Na’ è nata mentre ripensavo ad alcune scene dove mi era capitato di vedere molte coppie tristi in giro. Ricordo di alcuni al ristorante che non si parlavano neanche ed erano seduti di fronte. Strimpellando la chitarra immediatamente ho scritto il gioco di parole che è anche il titolo, poi di getto tutto il resto della storia.
Potrebbe interessarti anche: LEFRASIINCOMPIUTEDIELENA: “HO VOGLIA DI DIRE COSE AD ALTA VOCE”
Quali sono state le reazioni a caldo che hai ricevuto in merito al nuovo singolo?
“Dalle reazioni che sto ricevendo, credo di essere riuscito a strappare più di un sorriso ad ogni persona che l’ha ascoltata. Sono felicissimo che stia piacendo.”
Oggi parlare di musica porta inevitabilmente a trattare il tema della tutela artistica. Grazie al Coronavirus, si è capito che gli artisti hanno bisogno di maggiori difese?
“Il virus ci ha fatto soffrire e sta continuando, non va ringraziato. Però ci ha fatto capire che siamo tutti bersagli deboli, per questo andiamo difesi. Nel caso degli artisti, abbiamo meno occasioni per esibirci, quindi per far conoscere quello che vogliamo far arrivare attraverso le canzoni, bisognerebbe aumentare le forme di trasmissione della nostra musica.”
Epicoco, tu fai parte dell’insieme degli artisti emergenti. Se prima della pandemia era difficile emergere, ora sembra quasi impossibile. A tuo avviso, cosa possiamo imparare dal Covid per dare maggiori possibilità ai giovani artisti?
“Stiamo vivendo un periodo storico triste e delicato, che ha colpito tutti i campi non solo quello artistico. Nella musica per noi emergenti è dura, perché non abbiamo la possibilità di suonare nei locali, di partecipare ai contest, ci rimane solo l’online ed essendo tantissimi diventa più difficile. Spero che nascano nuove vetrine alternative a quelle che ci sono già per riuscire ad avere più visibilità. Dal Covid dobbiamo imparare che l’importante è non mollare mai e che si deve continuare a lottare per la propria arte.”
Potrebbe interessarti anche: LA PUGLIESE CAROLINA BUBBICO: “SERVE RICONOSCERE IL MUSICISTA COME LAVORATORE”
Altra domanda, altro discorso. Tempo fa, il CEO di Spotify ha detto che oggi per emergere la musica deve essere trattata come fosse un prodotto, e quindi bisogna fare molta attenzione a pubblicare più canzoni possibili. Tu che ne pensi?
“Francamente non sono molto ferrato su questo discorso di mercato, però credo che indipendentemente dal numero di pubblicazioni un’artista emerge se riesce a emozionare o a colpire in qualche modo più gente possibile. Credo sia l’obbiettivo di chiunque, per me è sicuramente quello principale.”
Dopo “Facciamo Na Na Na”, cosa dobbiamo aspettarci da Epicoco?
“Aspettatevi qualcosa di diverso. Le mode non le seguo perché mi annoiano, preferisco seguire l’evoluzione di me stesso. Ultimamente ho scritto tante canzoni e continuerò a farlo, ma ho già in mente la prossima storia da raccontare con la musica. Non vedo l’ora di farvi sentire.”
Potrebbe interessarti anche: APRÈS LA CLASSE: “LA TRADIZIONE SALENTINA C’È, MA GUARDIAMO OLTREOCEANO”