Vi abbiamo fatto conoscere SIRE in diverse occasioni. In primis per presentarvi il progetto del rapper pugliese, poi per ascoltare assieme i singoli “Voglio molto di più” e “F@ck“. Adesso, invece, lo abbiamo ricontattato per tre motivi: l’uscita del suo primo album, “Savio“, dopo due EP; la sua recente partecipazione a Casa Sanremo, in occasione del Festival di Sanremo 2020; il suo nuovo singolo, “Come Torino dall’alto“.
Bentornato a Radio Punto Musica, SIRE. Abbiamo visto che recentemente hai partecipato a Casa Sanremo. Ci racconti com’è stata quest’esperienza?
“A Sanremo in quei giorni, durante il festival, si respira musica in ogni punto della città e in ogni momento. Un’esperienza che sicuramente porterò con me per molto molto tempo. Arrivare secondo mi ha caricato parecchio, non mi accontento e l’anno prossimo punterò a fare meglio”.
La tua attività artista è fittissima. Hai da poco pubblicato il singolo “Come Torino dall’alto” e presto uscirà il tuo primo album, “Savio”. Come stai vivendo tutta questa cascata di emozioni?
“Vi dirò, pubblicare un singolo per me è come lasciare andare un figlio. A 16 anni sono andato a vivere da solo e mi ricordo l’ansia e le preoccupazioni di mia madre. Ogni volta che pubblico un nuovo singolo ho sempre tanta paura, specie quando parlo di cose così personali. Ho paura che il pubblico non accolga il pezzo, che non lo capisca o che non piaccia. Per fortuna sono seguito da persone che mi fanno sempre tante soddisfazioni e fino ad ora sono rimasto sempre molto felice”.
Come sai, questa domanda per noi è d’obbligo: c’è un po’ della tua Puglia in “Savio”?
“C’è molto della Puglia in Savio, è il disco che mi ha riportato alle origini, all’essenza e all’essenziale. Ci sono le cose che ho vissuto in Puglia, ci sono le cose che sto vivendo qui a Torino. Credo che ricordare le proprie origini sia importante, ma sapere quale strada vuoi percorrere è fondamentale”.
“Come Torino dall’alto” è anche un elogio alla città piemontese che ti ha adottato. Da pugliese, SIRE, in che modo hai vissuto la realizzazione di questo brano?
“Vivo a Torino ormai da tanto tempo, “Come Torino dall’alto” è la canzone che più di tutte mi ha fatto capire cosa realmente voglio nella vita, cosa voglio fare e come. Ora sono molto più consapevole, ora so anche cosa voglio al di là della musica, questo anche grazie a questo brano”.
Quali risultati ti aspetti dal tuo nuovo album?
“Sarò breve. in questo brano ho lasciato veramente che tutto quello che avevo dentro venisse fuori, scriverlo è stato terapeutico, mi sono messo a nudo, ho abbandonato alcune cazzate da rapper placcato e ho lasciato che venisse fuori la parte più vera. Spero solo che il pubblico apprezzi e comprenda”.
Altra domanda di rito, SIRE: all’uscita del disco, seguirà un tour? Se sì, verrai anche in Puglia?
“Alcune date sono già fissate, stiamo solo scegliendo le location. Sicuramente sarò a Roma, a Genova e e Milano. La Puglia mi manca e vorrei tornarci, m impegnerò per poter suonare anche quest’anno in Puglia”.