Li abbiamo apprezzati al live di Foggia di venerdì 7 dicembre 2018, sono di origine pugliese e, ora, sono qui a Radio Punto Musica. Stiamo parlando de La Municipàl, progetto artistico di Carmine e Isabella Tundo. Li abbiamo contattati per farci raccontare qualcosa di più riguardo la loro carriera artistica.
Mercurio Cromo è uscito ormai da più di due mesi, quali sono stati i primi riscontri ricevuti?
Isabella: “Mercurio Cromo è un pezzo nostalgico; i riscontri sono stati molto positivi e lo abbiamo capito sin da subito quando già alla data di Padova, la prima del Cicatrici tour, nonostante fosse passato poco tempo dalla pubblicazione del singolo, il pubblico conosceva già le parole e lo cantava con noi. È un pezzo che ci emoziona molto e siamo molto felici di essere riusciti a trasmettere questo”.
Com’è possibile bilanciare fratello e sorella in uno stesso progetto artistico?
Carmine: “Siamo affini in molte cose, soprattutto nei gusti musicali e nel modo di vedere la realtà e questo nonostante le divergenze caratteriali ci consente di essere molto bilanciati. All’interno del progetto spesso la voce di Isa va ad addolcire e ad alleggerire testi a tratti molto duri che vanno così ad assumere una connotazione diversa. Per il resto ci capiamo subito e questo è fondamentale”.
La Municipàl e Radio Punto Musica condividono una caratteristica incredibile: la Puglia. Quanto questa regione influenza la vostra arte?
C: “Fortemente. Le nostre origini sono una tematica costante soprattutto nel nostro primo album Le nostre guerre perduti. Abbiamo voluto raccontare un’immagine della Puglia e del Salento lontana da quella delle cartoline estive a cui siamo abituati. Da un lato chi decide di restare e non partire altrove spesso si scontra con l’impossibilità di fare quello che realmente si vorrebbe nonostante sia una terra che offre tanto e abbia enormi potenzialità; dall’altro lato invece nella provincia i ritmi sono più lenti e ogni piccolo paese ha le sue peculiarità e questa è un’enorme ricchezza e fonte di ispirazione”.
Ultimamente, abbiamo notato che dal sud Italia escono diversi artisti degni di nota, solo che per avere fortuna si tende ad andare verso il nord. Ecco, secondo voi come mai?
I: “La voglia di spostarsi nasce dalla necessità di ampliare il proprio pubblico e di portare la propria musica in giro. Sicuramente venendo dal Sud Italia siamo più svantaggiati rispetto ad altri a livello logistico perché le distanze si allungano e spostarsi richiede un impegno maggiore ma il confronto con un una realtà che non sia esclusivamente la propria è necessario ed è sicuramente uno strumento in più di crescita”.
Vi è mai capitato di autocensurarvi nei testi?
C: “Questo è un argomento sul quale ci scontriamo spesso in fase di scrittura. Cerchiamo di non farlo e lasciamo che sia il flusso di coscienza a parlare”.
La Municipàl fa parte di quell’insieme denominato ‘Musica emergente’. A vostro avviso, che stagione sta vivendo? C’è qualche collega che seguite con grande attenzione?
I: “Sicuramente è una stagione fertile dal punto di vista della musica indipendente e soprattutto sta cambiando la sensibilità del pubblico (soprattutto i giovanissimi) che è sempre più attento e partecipe. Un artista che stimiamo molto è Colapesce”.
Dai, ditecelo: sognate un featuring in particolare?
I: “Stromae”.
C: “Salmo”.
Tra poco si concluderà il vostro giro d’Italia, il Cicatrici Tour. Cosa vi rimarrà per sempre impresso da questa esperienza?
I: “Il Cicatrici tour è stata un’esperienza intensa che ci ha portato nel giro di pochi mesi a vivere l’emozione di suonare su palchi che hanno fatto la storia, a girare l’Italia in lungo e in largo con la nostra musica. Sentire il pubblico di Torino o Bologna cantare a squarciagola ogni singola parola sicuramente non lo dimenticheremo facilmente”.
Alla fine del tour, avete altri progetti in ballo?
C: “Stiamo lavorando in studio ai prossimi singoli che insieme a I Mondiali del ‘18, Italian Polaroid e Mercurio Cromo, pubblicati nei mesi scorsi, entreranno a far parte del prossimo album la cui uscita è prevista per i primi mesi del 2019″.
Nel corso della vostra vita artistica, avete calcato i palchi insieme a grandi personalità della musica italiana. In termini prettamente musicali, cosa vi hanno saputo donare e cosa voi avete donato loro?
C: “Abbiamo imparato che l’umiltà è la virtù dei grandi e che essere se stessi, senza artefatti, è la strada giusta da percorrere”.