Le strutture ricettive in Basilicata dedicate al turismo hanno riaperto, ma con fatica e accogliendo molti meno clienti rispetto agli scorsi anni. Gli effetti del nuovo Coronavirus sull’estate italiana si stanno facendo sentire e, nonostante il virus sia leggermente indebolito, la grande potenza di fuoco degli scorsi mesi ha evidenziato un settore che difficilmente si rialzerà nei prossimi mesi.

Strutture Basilicata, parla Confindustria: “Ripartenza graduale”

A tracciare un primo quadro della situazione attuale è Francesco Somma, presidente di Confindustria Basilicata che ha spiegato che siamo di fronte “a un bollettino di guerra terribile”. Secondo Giovanni Matarazzo, presidente della sezione Turismo di Confindustria Basilicata, in un’intervista a La Gazzetta del Mezzogiorno, a oggi le riaperture delle strutture ricettive lucane sono state solo dell’80%. E a giugno scorso i posti occupati sono stati tra il 40% e il 50%.

“Dall’andamento delle prenotazioni – spiega – si evince che tra quelle della prima metà di luglio e quelle della seconda parte del mese, si dovrebbe arrivare al 60% di posti che, ad agosto, potrebbero salire all’80%”. Percentuali comunque ancora basse.

maratea statua basilicata

Questa situazione è anche data dal fatto che, ormai, il turismo è diventato “pendolarismo“, e localizzato per lo più nel weekend. Nonostante ciò, però, qualcosa sta riemergendo dal tumulto del lockdown, complice anche il fatto che la riattivazione del turismo richiama a sé numerosi comparti industriali ed economici. Tutto ciò, infatti, “ha portato a una debole ripresa del commercio e dei consumi a livello locale”, afferma Matarazzo.

Basilicata, Coronavirus e Matera 2019

Il pensiero, poi, va anche a Matera 2019, che poteva essere un’importante pietra di rilancio per il turismo in Basilicata: “C’erano tutte le premesse per la crescita”, racconta il presidente della sezione Turismo. Invece, da febbraio, tutto è stato reso vano, nonostante una massiccia esposizione internazionale della Basilicata che, sicuramente, avrebbe giovato (e non poco) alla Regione durante l’estate 2020.