La Fase 2 del Coronavirus inizia oggi, dopo una settimana piena di mugugni e critiche. Ogni regione ha espresso le proprie perplessità in merito alle misure volute dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. E, alla fine, sono diverse le regione che stanno inasprendo a alleggerendo le misure nazionali. Ad esempio, qualche giorno fa, il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ha emanato una nuova ordinata per evitare la diffusione dell’emergenza Coronavirus.
Fase 2 Coronavirus, ordinanza Basilicata: “Chi viene da fuori Regione sarà sottoposto a tampone”
Come riporta SassiLive, lo scorso 29 aprile, il presidente della Basilicata Vito Bardi ha emanato l’ordinanza n. 20 che contiene “ulteriori misure di contrasto e prevenzione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”.
In particolare, l’ordinanza lucana specifica che chiunque arrivi da fuori regione, anche se asintomatico, dovrà “comunicare la propria presenza al proprio medico di base, al pediatra o al numero verde istituito dalla Regione 800996688”. Inoltre, ovviamente, avrà l’obbligo di “mettersi in isolamento fiduciario presso la propria abitazione o in un altro luogo indicato come domicilio per quattordici giorni”. In aggiunta, “sono vietati i contatti sociali, spostamenti o viaggi. Chi proviene da fuori regione, inoltre, è sottoposto a tampone. La permanenza domiciliare termina con l’acquisizione del risultato negativo del tampone, mentre la persona risultata positiva sarà presa in carico dalle unità sanitarie speciali COVID-19 e sarà in permanenza domiciliare”.
Fase 2: “Misure non si applicano in certi casi”
Tuttavia, la Regione Basilicata farà delle eccezioni. Di fatto, le disposizioni elencate qui sopra non si applicheranno “in ragione di comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute, nonché ai soggetti che facciano ingresso in Basilicata in ragione di spostamenti funzionali allo svolgimento delle attività inerenti gli Organi Costituzionali, di funzioni pubbliche anche di natura elettiva, comprese quelle inerenti gli incarichi istituzionali”. Misure che rese note dall’ultimo Dpcm del premier Conte.