La seconda ondata di Coronavirus in Basilicata è stata proporzionalmente forte, seguendo un andamento simile a quello nazionale, anche se i numeri sono più contenuti. Il dato emerge dal quarto rapporto congiunto tra Istat e Iss, il quale ha inquadrato la situazione pandemica regione per regione prendendo in esame il periodo gennaio-novembre 2020.
Seconda ondata di Coronavirus in Basilicata: le statistiche
Come quanto registrato in Puglia, anche in Basilicata la curva segue parallelamente il trend nazionale registrato durante il 2020: scoppio della pandemia, discesa estiva per poi nuovamente un incremento spaventoso verso le festività invernali. Per comprendere meglio la situazione, Iss e Istat hanno posto l’accento su contagi e decessi.
Sul fronte dei contagi, il picco in Basilicata è stato registrato a marzo, con ‘soli’ 255 casi di marzo (gli altri: 2 a febbraio; 160 ad aprile; 40 a maggio). Con la fine del primo lockdown, poi, un vertiginoso abbassamento dei casi: 4 a giugno, 55 a luglio e 59 agosto. Un leggere incremento poi divenuto importante nei mesi successivi, quelli della seconda ondata di Coronavirus: 287 a settembre, 1.761 ottobre e, infine, 5.964 a novembre.
Le statistiche sui decessi fotografano un quadro particolarmente simile. Tra febbraio e maggio, ad esempio, le morti per Coronavirus sono state 35 (con un tasso del 5,8%). Successivamente, c’è stata una decrescita con sole 2 morti registrate tra giugno e settembre (0,2%) per poi constatare l’arrivo della seconda ondata da Coronavirus: 114 decessi (17,5%) registrati tra ottobre e novembre 2020.