I DPI (acronimo di Dispositivi di Protezione Individuale) saranno realizzati in Puglia anche grazie l’aiuto di una fabbrica pubblica, dunque di proprietà della Regione. Si tratta del primo caso assoluto in Italia.

DPI, i dettagli della fabbrica pubblica

Come riporta Puglia.com, lo stabilimento pubblico ha come obiettivo l’incremento della produzione dei DPI, visto che anche prima del lockdown è stata registrata un’impennata di richieste, e vista anche la loro importanza per combattere la pandemia da Coronavirus.

In particolare, il centro promette la realizzazione di 15 milioni di mascherine FFP3 (anche con valvola), 15 milioni di mascherine FFFP2 e 30 milioni di mascherine chirurgiche. In più, ovviamente, l’industria si concentrerà sulla produzione di camici, calzari, tute e copricapo, cioè gli altri necessari dispositivi di protezione individuale.

A rendere noti questi dati è il presidente della Protezione Civile della Regione Puglia Michele Emiliano, il quale racconta che la fabbrica è stata realizzata dal 30 marzo 2020, in pieno lockdown, proprio per essere pronti a contrastare una nuova ondata di richieste di DPI.

DPI, ecco le immagini della fabbrica

Come possiamo vedere dalle immagini del seguente video, la produzione è divisa su tre linee: una per le mascherine chirurgiche e due per le FFP2 e FFP3. Oltre poi a diversi macchinari per gli altri DPI, come il taglio e il confezionamento dei camici, è presente un laboratorio che dovrà verificare la qualità dei prodotti.

“La missione di questa fabbrica è quella di fornire DPI, senza sostituirsi alle aziende private, per mantenere in sicurezza il sistema sanitario pugliese, le aziende strategiche e il sistema di protezione civile regionale, anche in caso di penuria di mercato. Mi auguro che questo lavoro tutto pugliese per mettere in sicurezza la nostra regione non serva, ma se dovesse servire noi saremo pronti a fronteggiare la seconda ondata del coronavirus”, ha scritto su Facebook Emiliano.