Da domenica 24 a sabato 30 novembre, in Puglia, c’è il Foggia Film Festival 2019. L’evento della città pugliese, giunto alla nona edizione, è organizzato da Centro La Bottega dell’Attore e dall’Assessorato Cultura di Foggia, in collaborazione con Fondazione Monti Uniti, Mediafarm, Apulia Digital Maker e Apulia Film Commission.

Foggia Film Festival

Il tema del Foggia Film Festival 2019

Come si può leggere da Puglia.com, la “parola chiave di quest’anno è Social Landing“. In pratica, le opere trasmesse durante la kermesse saranno un veicolo “per affrontare tematiche di strettissima attualità: ambiente, lavoro, parità di genere, legalità, bullismo, integrazione, cultura della pace, della non violenza e della tolleranza”. In totale, per quest’edizione, “saranno proposti ben 88 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, tra cui opere prime, seconde, inedite, nazionali e internazionali.

A questi si aggiungono anteprime, tendenze artistiche emergenti ed eventi speciali, oltre al consueto omaggio all’artista che ha contribuito alla crescita del cinema italiano e internazionale”. Ovviamente, sono previsti anche dibattiti e incontri con gli addetti ai lavori.

La giornata più importante sarà l’ultima, quella del 30 novembre, quando la Giuria di qualità premierà le migliori opere all’Auditorium Santa Chiara. Di seguito, la selezione ufficiale:

  • ARBËRIA regia Francesca Olivieri, 80’;
  • ASPETTANDO LA BARDOT regia Marco Cervelli, 82’;
  • CATHARSYS regia Yassine Marco Marroccu, 98’;
  • IL DIARIO DI CARMELA regia Vincenzo Caiazzo, 92’, Carmine D’Onofrio;
  • LA PARTITA regia Francesco Carnesecchi, 100’;
  • MALERBA regia Simone Corallini, 87’, Fabrizio Saracinelli;
  • SOLO COSE BELLE regia Kristian Gianfreda, 82’;
  • VITE DA SPRECARE regia Giovanni Calvaruso, 86’.

Cos’è il Foggia Film Festival

Lo si evince dal sito ufficiale. Il Foggia Film Festival “promuove il linguaggio audiovisivo del cinema italiano, favorisce la conoscenza di nuovi autori, la circolazione del documentario italiano, sostiene la visibilità di opere sperimentali che non trovano adeguata distribuzione, con particolare attenzione alle cinematografie e tendenze artistiche emergenti”. In aggiunta, “programma iniziative rivolte alla formazione degli studenti e delle giovani generazioni, organizzando rassegne, convegni, seminari di studio, laboratori, workshop e tutte le iniziative editoriali funzionali all’obiettivo”.