Ciao UnTimore, e benvenuto su Radio Punto Musica. Partiamo subito da una domanda classica: in quali tipologie di temi si concentra la tua arte, se ovviamente ce ne sono?
“Ciao, grazie per l’intervista. I temi fondamentalmente si concentrano sulla relazione in tutte le sue forme tra gli esseri umani. Amore, prevaricazione, solitudine, solidarietà sono temi che mi piace affrontare quando scrivo”.
UnTimore e Radio Punto Musica condividono la caratteristica della Puglia. Nella tua musica ti capita di farti influenzare dalla tradizione della tua terra d’origine?
“Conservo della Puglia il piacere della lentezza, vivo lentamente e scrivo lentamente”.
Abbiamo letto nella tua biografia di Facebook che oggi lavori e vivi in Toscana. Di fronte a questo ‘trasferimento’, hai notato una differenza di contesto nel modo in cui si vive la musica?
“Non vedo grandi differenze, la musica emergente sopravvive ovunque”.
Il fatto che tu sia un cantautore apre una riflessione sul ruolo che questa figura ha nella musica attuale. A tuo avviso, è un’icona diversa dal passato? E tu come la traduci nella tua opera artistica?
“La parola cantautore è solo una definizione formale, oggi ha perso tutto il vissuto a cui siamo abituati. Per quanto mi riguarda cerco di scrivere qualcosa che abbia un senso. Nei testi delle canzoni non mi interessano i giochi di parole, i paradossi linguistici e le descrizioni del nulla”.
Veniamo al tuo primo album, Il Falò dell’Umanità. Cosa racchiude entro sé questo titolo e quali sono stati i primi feedback che hai ricevuto?
“Il titolo racchiude la fine dell’umanità in senso emotivo. L’edonismo selvaggio finalizzato alla sopraffazione dell’altro, ha sostituito la condivisione solidale che dovrebbe caratterizzarci come esseri umani. Al momento sono soddisfatto dei feedback, tutti positivi”.
In linea più generale, qual è l’evento che segna il falò dell’umanità attuale?
“L’odio in tutte le sue forme e l’amore come unica via di fuga”.
Negli ultimi tempi, si è notata una vera e propria inflazione nella musica: cioè, oggi, vengono riconosciute molte persone che intraprendono questa strada artistica. A tuo avviso, è un bene o un male?
“Quando un essere umano si esprime con l’arte è sempre una cosa positiva. Che poi gli artisti siano diventati i clienti di un sistema che vende servizi per affermarsi come musicisti, è tutto un altro discorso”.
Ultima domanda, la più banale: cosa c’è nell’orizzonte di UnTimore?
“La voglia di vivere”.