Il prossimo 26 marzo i rider di Brindisi saranno in sciopero per difendere i propri diritti, e dunque non effettueranno alcun ordine. La mobilitazione era già nell’aria da qualche giorno, anche perché già da ieri numerosi rider hanno cominciato a far sapere che non avrebbero effettuato servizio il prossimo venerdì.
Perché i rider di Brindisi sono in sciopero
Come si legge da La Gazzetta del Mezzogiorno, tutto è nato da un’inchiesta della Procura di Milano, che “ha contestato e sanzionato le piattaforme di consegna online che non intendono riqualificare i rapporti di lavoro da autonomi a collaboratori coordinati e continuativi con tutte le tutele dei dipendenti”. Così, la rete nazionale “Rider X i diritti” ha organizzato lo sciopero. L’obiettivo della mobilitazione è invitare le piattaforme online a sottoscrivere un Contratto Collettivo Nazionale (Ccnl) per tutelare i rider.
Secondo i segretari generali della Cgil Antonio Macchia e NIdiL Cgil Brindisi Luciano Quarta, questi lavoratori “andrebbero assunti e messi sotto contratto, il contratto dovrebbe garantire tutele come compenso orario, ferie, malattia, maternità/paternità, indennità per lavoro notturno e festivi, oltre a coperture assicurative, dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, formazione obbligatoria e tutele previdenziali”.
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